Le parole che non diresti mai a tua figlia…
Come riconoscere e trasformare il tuo dialogo emotivo interiore
Diresti davvero a tua figlia: “Non sei abbastanza”? O “Non vali nulla”?
Eppure quante volte ti sei ripetuta dentro quelle stesse frasi, senza nemmeno accorgertene.
Io, Vanessa, l’ho fatto. Tante volte.
In quei giorni bui della mia vita, mi guardavo allo specchio e il mio dialogo interiore era un nemico: giudicante, freddo, impaziente.
Se ci penso adesso, mi si stringe il cuore.
A Ginny, no. A lei direi che può sbagliare, che ogni emozione ha il diritto di esistere, che il dolore va accolto con dolcezza.
Ma a me stessa... quanta durezza.
Solo quando ho iniziato a lavorare sull’ascolto delle mie emozioni, tutto è iniziato a cambiare.
🎈 Il cuore del cambiamento: riconoscere cosa provi, senza giudizio
Una delle prime cose che ho capito nel mio percorso è che le emozioni non si superano: si attraversano.
Quando ti dici “non valgo” o “non ce la farò”, dentro di te si sta attivando un mondo emotivo che va ascoltato, non ignorato.
👉 Allenare l’intelligenza emotiva significa questo:
Riconoscere ciò che stai provando,
Accettarlo, senza fingere di essere forte a tutti i costi,
Rispondere, non reagire d’impulso,
E soprattutto parlarti con gentilezza, come faresti con la persona che ami di più.
Io oggi, quando sento che sto per ricadere in vecchi schemi, mi fermo.
Chiudo gli occhi. Respiro.
E mi chiedo:
“Se fosse Ginny a sentirsi così… cosa le direi?”
Questo basta a trasformare tutto.
Perché la verità è che non possiamo dare amore agli altri, se prima non impariamo a darlo a noi stesse.
💛 Cosa ho imparato, davvero
Nel tempo ho capito che le emozioni sono alleate, non nemiche.
Anche quelle che fanno male. Anche quelle che ci spaventano.
Le emozioni ci parlano. Ci dicono dove stiamo soffrendo, dove stiamo chiedendo qualcosa che forse abbiamo smesso di ascoltare.
E noi abbiamo due possibilità: ignorare, oppure ascoltare e trasformare.
Mi sono accorta che a volte, anche con Ginny, tornavano quei riflessi automatici: “Non fare così”, “Dai, non piangere”, “Resisti”.
Ma poi mi fermavo. Perché stavo trasmettendo proprio ciò da cui stavo cercando di liberarmi.
Così ho deciso che ogni volta che mi parlo con durezza, mi fermerò e mi chiederò:
“Direi questo a mia figlia?”
Se la risposta è no… allora ho il dovere di non dirlo neanche a me stessa.
🌱 Un piccolo esercizio per te
Ogni volta che senti una forte emozione — rabbia, tristezza, frustrazione — prova a scriverla su carta, come se stessi parlando alla tua versione bambina.
Scrivile una lettera, raccontale cosa stai provando.
E poi rileggi.
Diresti davvero queste parole alla te stessa piccola?
O alla tua bambina, oggi?
Questo è l’inizio del cambiamento.
Questo è ascolto. Cura. Intelligenza emotiva.
💬 Da cuore a cuore
Ci insegnano a essere forti, ma non ci insegnano ad ascoltarci.
E invece è da lì che nasce la vera forza:
💛 dal coraggio di sentire, di accogliere ogni parte di noi, anche quella fragile, spaventata, imperfetta.
Ricordalo sempre:
Le parole che dici a te stessa oggi, costruiscono il mondo in cui vivrai domani.
Tu sei la tua casa.
Abitala con amore, rispetto, presenza.
E ogni volta che dubiti…
👉 Chiediti solo questo:
“Direi questo a mia figlia?”
La risposta ti guiderà.
Sempre.
Con amore e verità,
Vanessa 💛